Essere sé stessi, protegge la nostra salute mentale

Catia Del Monte, Psicoterapeuta. Studio Frascati, Torre Angela, San Giovanni 336783131

Siamo immersi ogni giorno in mille impegni e vicissitudini.  Accettiamo e ci adagiamo, passivamente, alle routine quotidiane. Ci dimentichiamo di noi stessi e dei nostri bisogni,  delle nostre esigenze più profonde, in nome di una sorta di “confort zone” che ci mette al riparo da sorprese, imprevisti, obblighi e presunte scocciature. Apparentemente tutto bene, ma la nostra salute mentale corre grossi pericoli. Ce ne accorgiamo quando, improvvisamente, proviamo un intenso e oscuro sentimento d’angoscia oppure quando restiamo, misteriosamente, bloccati dall’ansia e dagli attacchi di panico.  Il malessere può anche sfociare in una dilagante tristezza che ci impedisce di uscire di casa. Per il filosofo Heidegger quando ci adeguiamo siamo inautentici e  “dissolviamo il nostro singolo Esserci nel modo di essere degli altri, creando rapporti in cui l’identità di ciascuno è irrilevante”. Lo psicoanalista britannico Winnicott definiva l’inautenticità come un “falso sé”. Molto spesso scegliamo stili di vita e facciamo scelte dettate dalle consuetudini. Anche se seguire l’onda risulta comodo e agevole, col tempo rinunciare a sé stessi  genera ansia, sofferenza, angoscia, depressione. L’invito, quindi, è quello di provare a riconoscere veramente sé stessi ed i propri bisogni.


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